Una nuova alba
Dopo una prima stagione accolta positivamente da critica e pubblico, è ripartita The Walking Dead, la serie tv creata da Frank Darabont per l’emittente televisiva AMC.
Il mondo è degli zombie, ma armati di casco (per tagliare l’erba) e mazza da baseball ci battiamo per sopravvivere! Il kit di prima-difesa anti zombie lo possiede ogni casa americana. Tutti conoscono esattamente le tecniche per ucciderli. La familiarità con i morti viventi è in effetti sorprendente negli States, si pensi solo ai numerosissimi saggi, scritti da accademici, che li utilizzano per descrivere il mondo contemporaneo. Nonostante ciò, a fronte di un numero elevato di serie sul paranormale e sui vampiri, salvo un paio di eccezioni, gli zombie non erano ancora arrivati in TV.
Quelli della nuova produzione televisiva di Darabont appartengono al mondo apocalittico creato da Richard Matheson e visti soprattutto nei film di George Romero. Il regista de Le ali della libertà, così come aveva portato sul grande schermo alcuni tra gli scritti più celebri di Stephen King, adatta per la TV la graphic novel di Robert Kirkman dandole un’impronta cinematografica e un buon livello qualitativo nei sei episodi di una prima stagione insolitamente corta, dove è soprattutto il pilot a distinguersi per la pregevole fattura. Come scrivono Arona, Pascarella e Santoro, elogiando la serie in un’interessante analisi politica sul cinema di Romero (L’alba degli zombi, Gargoyle, 2011), “la fortuna di uno zombie movie risiede tutta nella credibilità dei suoi morti viventi e quest’ultima dipende da un make up equilibrato tra gore e splatter e nella abilità degli attori a rendere mimicamente l’assenza di vita nel movimento senza cadere nel grottesco o, peggio, nel ridicolo.” The Walking Dead riesce in tutto ciò in modo eccellente. La rappresentazione dei morti viventi è uno dei grandi pregi della serie che sa restituire agli spettatori la figura dello zombie “classico”, romeriano, lento, sbudellato, maleodorante, letale e senza coscienza, totale nemesi dell’umano. Altro merito è mettere da parte l’abusato splatter-horror del recente cinema degli zombie e, come fu per i film di Romero, attingere piuttosto da tutto il loro potenziale simbolico. Darabont lo fa raccontando l’umana lotta per la sopravvivenza, con l’ottima intuizione di girare un road movie a ritmo sostenuto, carico di suspense e azione. E’ la fuga di alcuni superstiti che si spostano da Atlanta nel vano tentativo di trovare luoghi sicuri e magari altri sopravvissuti con cui poter organizzare una resistenza. A guidarli è l’agente Rick Grimes (Andrew Lincoln). La sua divisa, fieramente ostentata, è quel che resta della legge. Ferito in servizio, prima dell’alba dei morti viventi, si risveglia in ospedale circondato da cadaveri e “walkers” oramai dappertutto, come ne Il giorno dei trifidi e 28 giorni dopo. Dopo aver ritrovato la famiglia e il suo ex collega, il compito più arduo sarà mantenere viva una speranza di salvezza che sembra una chimera per un gruppo esiguo e disunito.
Li abbiamo lasciati in fuga e ora attendiamo di vedere che sviluppi avrà la seconda stagione. Tante le strade percorribili: qualche buon personaggio di cui si sono perse le tracce potrebbe tornare utile, l’azione frenetica dei primi episodi lasciar spazio ad una riflessione filosofico-esistenziale, per ora trattata in modo del tutto marginale. Certo ci sarà bisogno di tenere alta la tensione, di dialoghi più convincenti e di dare spessore ai personaggi secondari. Soprattutto loro soffrono della solita mediocrità con cui vengono caratterizzati. Per ora, non sono più che un afroamericano, un coreano e due bionde di cui nessuno ricorda il nome. Se non saliranno alla ribalta, alla lunga e al raddoppiare degli episodi – tredici quelli della seconda stagione – il rischio di indebolire irrimediabilmente la serie è concreto.
The Walking Dead [id., USA 2011] IDEATORI Frank Darabont (dal fumetto di Robert Kirkman).
CAST Andrew Lincoln, Norman Reedus, Chandler Riggs, Melissa McBride, Steven Yeun.
Horror, durata 42 minuti (episodio), stagione 1.