Thriller al latte
Per un regista esordiente come Edoardo De Angelis dev’essere stata entusiasmante l’idea di lavorare sotto l’egida produttiva di Emir Kusturica.
Talmente tanto da portare all’emulazione, forse giustificata dall’ammirazione nei confronti del Maestro di Sarajevo. Durante i titoli di testa, l’informazione a caratteri cubitali su sfondo nero inganna anche noi. L’incipit con festa tamarra del boss casaro, bagno in piscina con pioggia di mozzarelle e opulenza kitsch della villa e dei suoi convitati continuano a sviarci. Suddivisa in capitoli come un pulp tarantiniano (tra gli altri: “L’età dell’oro bianco”, “Pelle di bufalo” e “Caglio e sangue”), Mozzarella Stories è un’opera ambiziosissima, che finisce inevitabilmente per franare sotto il peso delle sue aspettative. De Angelis – assieme ad un pool di quattro sceneggiatori – vorrebbe raccontarci di tutto, e di più. Solo che non sa scegliere e, alla saggia e razionale decisione di intraprendere magari un paio di linee narrative, preferisce il delirio, di contenuti ed estetismi. Tra realismo e bizzarria vengono a galla gli stravaganti protagonisti: Ciccio Dop, capofamiglia alla difesa dei propri valori e del proprio “regno”; la di lui figlia Sofia, una mai così raggiante Luisa Ranieri, in bilico tra sensualità e volgarità; Angelo Tatangelo, cantante neomelodico col fallimento scritto nel DNA; Autilia, esuberante cantante di piano bar; Dudo, esattore muto ed ex giocatore di pallanuoto con un tormentato ricordo alle spalle. Sullo sfondo, la Cina che sbaraglia la concorrenza autoctona vendendo un ottimo prodotto (Original Chinese Mozzarella) a metà prezzo. “Fai sempre quello che ti assomiglia”, disse l’oracolo Kusturica a De Angelis. E così, a briglia sciolta, ogni piccola sottotrama prende vita. Un’esplosione di colori e ralenti, un’orgia di citazioni (massì, strizziamo pure l’occhio ad Almodovar), un epilogo nichilista e mortifero. Dovrebbe essere un apologo sulla crisi del settore caseario a Caserta (e più in generale nel sud Italia), con la bufala simbolo di un territorio e di un impero economico. Avrebbe potuto essere un abbozzo analitico sulla questione dell’immigrazione cinese (vedi Io sono Li di Andrea Segre). È un’elegante e folle stramberia, che sfugge dalle mani dei suoi autori e dalla testa dei suoi spettatori, che a un certo punto non ci capiscono più granché e si adeguano. Dopo aver impresso su pellicola così tanti stimoli, nel finale la materia si disperde e si semplifica, lasciando uno spiacevole senso di “incompiuto”. Troppi elementi in gioco, all’inizio; troppo esigua la somma delle parti, alla fine.
Mozzarella Stories [Italia 2011] REGIA Edoardo De Angelis.
CAST Luisa Ranieri, Luca Zingaretti, Andrea Renzi, Aida Turturro.
SCENEGGIATURA Edoardo De Angelis, Devor De Pascalis, Barbara Petronio, Leonardo Valenti, Pietro Albino Di Pasquale. MONTAGGIO Simone Manetti. MUSICHE Riccardo Ceres.
Commedia, durata 103 minuti.