Il Dio della Cinefilia
Un ragazzino di 11 anni ferisce un suo coetaneo con un bastone, rompendogli due incisivi. I genitori della “vittima” invitano i genitori del “carnefice” a casa loro per cercare di risolvere la faccenda civilmente. Ma gli iniziali convenevoli si trasformano presto in battute al vetriolo che sfoceranno in un crescendo di aggressività e violenza verbale.
Presentato in Concorso alla 68ª Mostra del Cinema di Venezia, Carnage, tratto dalla pièce teatrale di Yasmina Reza, ha acceso gli entusiasmi di pubblico e critica, senza però vincere né premi né riconoscimenti. Un (non) verdetto più che condivisibile, almeno secondo il modesto parere di chi scrive. Sia chiaro, solo un folle non coglierebbe lo stile rigoroso, la cura per dettagli e particolari (diamine, è pur sempre Polanski!), la qualità del lavoro fatto con/dagli interpreti, tutti e quattro eccezionali – Kate Winslet riesce ad essere sublime e divina anche mentre vomita, più eclatante persino della piccola Regan di L’esorcista –, eppure qualcosa non convince, non appassiona, non entusiasma, al contrario, infastidisce e annoia anche un po’.
Forse il problema risiede proprio nella scelta di un testo (e di una messa in scena) fin troppo scontato, banale e risaputo nell’analizzare i rapporti tra le persone, le dinamiche di coppia, le idiosincrasie e le ipocrisie delle cosiddette famiglie per bene medio/alto borghesi, il fatto che tutti noi, sotto la superficie e le regole imposte dalla convivenza civile e dal politically correct siamo solo dei fottuti bastardi egoisti, che gli adulti con le loro nevrosi, complessi e frustrazioni posso essere molto più infantili dei bambini, e bla, bla, bla… Suvvia, davvero si può trovare ancora qualcosa di originale, innovativo e graffiante in tutto ciò?! Davvero si possono considerare ancora liberatori e dissacranti simili discorsi?! Onestamente da un regista come Roman Polanski ci si aspetta qualcosa di più di un verboso ed esasperante teatrino filmato, per quanto curato e leccato sia. Sicuramente l’immondo e grottesco doppiaggio italiano non aiuta la visione ma ormai anche questo è un discorso vecchio come il mondo, destinato a ripetersi, quindi meglio rassegnarsi… Speriamo solo che il Dio della Cinefilia non mi punisca con violenza inaudita per aver scritto simili “eresie” su un film e un autore che paiono intoccabili.
Carnage [id., Francia/Germania/Polonia/Spagna 2011] REGIA Roman Polanski.
CAST Christoph Waltz, Kate Winslet, John C. Reilly, Jodie Foster.
SCENEGGIATURA Yasmina Reza, Roman Polanski (tratto dalla piecè Il dio del massacro di Yasmina Reza). FOTOGRAFIA Paweł Edelman. MUSICHE Hervé de Luze.
Drammatico, durata 79 minuti.