Un altro film con i supereroi
Le lanterne verdi sono gli sbirri della galassia. Mantengono la pace nell’universo con l’uso dell’energia derivata dalla volontà, imbrigliata in anelli verdi in grado di materializzare tutti i pensieri dei loro portatori.
Hal Jordan, scapestrato pilota di jet da combattimento, è il primo terrestre a essere stato scelto per far parte di questo corpo speciale: subito deve affrontare il cattivo di turno, Parallax, essere millenario apparentemente invincibile, che emana e si nutre di paura. Secondo voi, riuscirà a distruggerlo?
Lanterna verde è l’ennesimo oggetto d’intrattenimento che salta sul carrozzone degli adattamenti cinematografici dei supereroi a fumetti, senza riuscire però a trovare un posto di rilievo. Il film ha il sapore stantio del cibo in scatola, di nuovo c’è solo la grafica dell’etichetta sul barattolo, e anche quella non è un granché.
La regia di Martin Campbell è inesistente, la storia balza con stanchezza da uno stereotipo all’altro, gli attori fanno quello che possono e tutto è facile metafora della morale di fondo, “mai cedere alla paura”.Questo in un 3D percepibile unicamente alla cassa, nel sovraprezzo del biglietto
Tutto puzza già di vecchio.
Lanterna verde segue troppo rigorosamente e senza fantasia canovacci e soluzioni ormai abusate: un gran lavoro di carta carbone, che non manca certo negli studi hollywoodiani. I supereroi dei fumetti, non solo il povero Lanterna Verde della DC Comics, meritano sicuramente un trattamento migliore.