Benvenuti a Fright Night! Dal vivo!
Charley Brewster, nerd in incognito, scopre che il nuovo vicino di casa, l’affascinante Jerry, in realtà è un vampiro. La polizia non gli crede, sua madre e la fidanzata neanche. Due suoi amici sì, e subito scompaiono.
Non resta che chiedere aiuto a Peter Vincent, protagonista di uno spettacolo sulla Strip di Las Vegas intitolato “Fright Night”, dove si spaccia per espertissimo ammazzavampiri, ma in realtà è solo un cialtrone che compra i suoi oggetti di scena su eBay. Riusciranno il ragazzino e il buffone ad avere la meglio sull’ultracentenario vampiro?
Fright Night – Il vampiro della porta accanto, per la regia di Craig Gillespie, è il riuscito remake di una pellicola di culto degli anni ’80,L’ammazzavampiri, scritto e diretto da quel Tom Holland che da lì a poco darà il via alla serie della bambola assassina Chucky. Più commedia giovanilista che horror, L’ammazzavampiri è una divertente e sincera dichiarazione d’amore verso tutti quei film di serie z, fatti un tanto al chilo, che negli anni ’60 e ’70 venivano presentati sulle televisioni americane da attori vestiti da becchini, spiritisti o morti viventi: tant’è che il personaggio più riuscito era proprio Peter Vincent (omaggio a Peter Cushing e Vincent Price), vecchio attore specializzato nella parte del Van Helsing, relitto di un’epoca aurea della fantasia cinematografica più bambinesca, sperduto tra bollette da pagare e oltrepassati oggetti di scena, che ritrova se stesso nello scontro con un vero vampiro.
La nuova versione punta più sull’horror, aumenta il ritmo, accentua lo splatter e rende protagonista assoluto il giovane Charley, riducendo la figura di Peter Vincent a un illusionista darkettone ricchissimo e perennemente sbronzo, praticamente la “linea comica” del film. L’omaggio alla serie z dell’originale è mutuato nella passione di Charley per fumetti, cartoni animati e videogiochi fantasy, sopita per integrarsi tra i coetanei più “in”, ma il cui risveglio è fondamentale per la buona riuscita dello scontro con il vampiro. Ne esce un’opera al passo coi tempi, in grado di attualizzare intelligentemente l’ottimo soggetto di partenza, con attori in parte e senza un attimo di tregua: un must per gli amanti del film originale, e un buon modo di spendere due orette per i neofiti.