Sfida alle leggi della fisica
Un siero iniettato nelle fasce muscolari permette di svilupparle tanto da trasformare un giovane mingherlino nel primo esempio di super-soldato al servizio dell’America: la coppia di fumettisti Joe Simon e Jack Kirby costruisce il personaggio di Captain America nel 1941 per la Marvel, alimentando la fortuna della forma comic book statunitense.
Settant’anni dopo, il regista Joe Johnston lo introduce al cinema, raccontando la scalata fatta dal ragazzo fino a diventare un eroe completo in lotta contro il fanatismo nazista, un gentleman in calzamaglia con l’insegna della propria bandiera a stelle e strisce cucita sul petto. Il fumetto è apprezzato per le novità nella tecnica del disegno, dove i personaggi non sono più “fermi” nelle singole vignette, ma “fotografati” mentre saltano, corrono o combattono, arrivando persino a cancellare lo schema della pagina e occuparne l’intero spazio, per far assaporare meglio le dinamiche del movimento. Allo stesso modo, anche nella trasposizione cinematografica l’inquadratura spesso esalta i movimenti dell’eroe in azione, attraverso l’uso studiato del ralenti. Ma, se nel fumetto ciò è considerato innovazione, la parola che meglio descrive il film è enfasi. La si ritrova ovunque, nelle musiche, nelle inquadrature quasi sempre dal basso, nei dettagli a fuoco, ma soprattutto nella sceneggiatura, assurdamente ripetitiva e pregna di scontate battute ad effetto, e nelle espressioni degli attori, che cercano, senza successo, di trasmettere sofferenza o determinazione. Ciliegina sulla torta è l’effetto 3D, inutile nella parte prima del cambiamento, esalta gli scontri e gli spostamenti dei soldati in azione, trasformandoli però in tante piccoli omini che sembrano usciti da un videogioco mentre corrono sperduti attraverso scenografie che non li assorbono. Sopra tutti il protagonista, non del tutto umano, non del tutto super, dotato solo di muscoli e scudo indistruttibile che magicamente, non importa come e dove lo lanci, ritorna sempre al suo braccio. Da giovane senza speranze a fenomeno di massa per reclutare nuove leve fino a diventare un valoroso soldato, rimane impigliato in una pellicola che non gli rende giustizia, riducendolo a una scimmia danzante ammaestrata.