Zoran, il mio nipote scemo – promo
Il 2011 a Gorizia si sta rivelando un anniversario particolarmente ricco di eventi: non si festeggia solo il trentennale del Premio Sergio Amidei, gli ottant’anni di Scola e Giraldi, i centocinquanta dell’Unità d’Italia, è anche il ventennale della Transmedia, società che si occupa della gestione delle sale cinematografiche Kinemax e che dal 2001 è anche produttrice di cortometraggi e videodocumentari.
Quale miglior modo per festeggiare questo importante compleanno se non “chiudere il cerchio”, come afferma il produttore Igor Princic, finanziando il primo lungometraggio del regista goriziano Matteo Oleotto?
Con un’esperienza che parte dal teatro – Oleotto si è infatti diplomato alla Nico Pepe di Udine – e che passa per la regia televisiva e di cortometraggi già presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (CSC), è arrivato il momento di cimentarsi nel grande cinema. Ecco quindi Zoran,il mio nipote scemo, una commedia popolare fortemente legata alle tradizioni del suo territorio d’origine, ma con una valenza europea intrinseca alla mescolanza di idiomi e culture, sottolineata dalle co-produzioni slovena e francese. Il film infatti è co-finanziato da Staragara per la Slovenia e da Madakai per la Francia, nonché dal Fondo Regionale per l’Audiovisivo e dalla Film Commission FVG. Le riprese sono previste per novembre 2011 ed intanto la sceneggiatura viene scritta, oltre che dallo stesso Oleotto, da Daniela Gambaro e Pierpaolo Piciarelli, anch’essi diplomati al CSC.
Durante la presentazione del Promo, svoltasi ieri sera presso il Palazzo del Cinema, lo stesso Oleotto ha parlato di veri e propri “appunti per un film”. Per il giovane regista goriziano si tratta infatti di uno studio, di qualcosa di estremamente intimo che costituisce un passaggio intermedio rispetto all’esito conclusivo del progetto. Ed è soprattutto per questa sua natura ancora embrionale che la proiezione ha suscitato nel pubblico particolare emozione, destando notevole curiosità. “Raccontare qualcosa che si conosce molto bene per evitare di fare un film senza identità, raccontare i nostri luoghi, ritraendo i posti meno visti, parlare della nostra gente”: questa l’intenzione del regista, la peculiare natura del suo lavoro. Idea che nasce fin dal principio, ricorda Igor Prin?i?, come espressione di molti, “come progetto nato tra amici a cui si sono aggiunti altri amici”. Dimensione che ha affascinato lo stesso attore protagonista, Giuseppe Battiston. “Il valore di questo progetto-ha ricordato già nel corso della conferenza stampa l’attore friulano- consiste nell’essere un incontro di forze e sensibilità diverse. Personalmente l’ aspetto che più mi ha catturato dell’intero progetto è stata la possibilità di lavorare sulla costruzione dei personaggi, ed avere un ruolo di responsabilità in senso ampio. E poi mi divertiva tantissimo l’idea di me, nei panni del personaggio di Paolo, alle prese con questo ragazzo che improvvisamente piomba nella sua vita”.
Espressione di un intero territorio e della sua voglia di raccontarsi, Zoran, il mio nipote scemo è stato presentato nei principali festival internazionali (Sofia, Sarajevo, Cannes), destando il particolare interesse della RSI Svizzera con cui sono in corso trattative riguardo al preacquisto del film. Oltre a ciò il progetto è in attesa del riconoscimento da parte del Ministero per i beni e le attività culturali.
Daniela Bressanutti, Valentina Di Giacomo