La riscossa dei deboli
Come gli altri due capitoli della serie, Transformers 3 dimostra di essere un giocattolone dove l’aspetto ludico della narrazione prende il sopravvento su ogni altro elemento del film.
Il plot non presenta particolari sorprese: la lotta per la Terra sarà sempre affidata a Sam e ai fidi Autobots contro l’ennesima invasione da parte dei Decepticons, questa volta però aiutati dal vecchio leader dei robottoni schierati in difesa dell’umanità.
Particolare è la volontà di ambientare questo terzo episodio in un’America in cui sono presenti i sintomi della crisi economica mondiale, chiaramente senza che questo sia troppo rimarcato (in fondo è Transformers 3 mica Up in the air di Reitman!).
Emblematico è l’inizio: vediamo il protagonista in crisi per le difficoltà riscontrate nel trovare lavoro, per il ragazzo non c’è spazio nelle aziende, tutti i provini vanno rovinosamente male, e neppure la medaglia ricevuta da Obama può fare niente.
Il film inserisce, con la dovuta cautela, riferimenti poco lodevoli nei confronti del capitalismo, pensiamo ad esempio che l’antagonista umano di questo terzo episodio è proprio un arricchito grazie alla speculazione. La riscossa per l’umanità arriverà, come la più classica retorica americana desidera, dalle persone umili (ex militari che provengono da quartieri degradati) e la sequenza in cui vediamo gli eroi scivolare da un grattacielo senza possibilità di arrestarsi, sembra quasi simboleggiare l’impotenza dei più deboli nei confronti del mercato e della finanza capace di controllare le loro vite.
Transformers 3 sembra traspirare un’insofferenza nei confronti dell’idea del capitalismo più sfrenato, dove la concorrenza è vista quasi esclusivamente come mezzo di selezione naturale; l’umanità deve rendersi schiava ed essere in parte massacrata affinché in pochi possano raccogliere i frutti del progresso.
Ovviamente queste tesi sfociano nella retorica più scontata, grazie a Optimus Prime, leader degli Autobots, che tra un’asciata e un fendete di spada ci insegna pure le basi della libertà e dell’uguaglianza.