Che i perdenti vincano nel marketing
Comincia come una spy-story il nuovo episodio targato Pixar, Cars 2, strabiliando lo spettatore adulto con effetti e soluzioni degne del migliore 007. Ma la meraviglia è breve e si torna presto a Radiator Spring, dove Saetta Mc Queen è ancora l’invincibile campione di velocità.
Invitato a uno speciale Grand Prix organizzato dall’inventore di un nuovo carburante eco-compatibile, Saetta porta con sé l’amico pasticcione Cricchetto, il vero protagonista di questo film.
A causa della sua goffaggine e dell’inadeguatezza alla vita mondana, il Carl-Attrezzi finisce nei guai tanto da esser scambiato per un agente segreto, ruolo che finirà per impersonare davvero dovendo salvare i suoi amici.
Colmo di citazioni da James Bond e da Indiana Jones, il film d’animazione, la cui qualità tecnica ormai è data per comprovata se non si sceglie la proiezione in 3d, rivela una trama scontata e semplicistica che non attira l’attenzione dello spettatore adulto, mentre rassicura illusoriamente i bambini con l’idea che anche i perdenti possano avere un’occasione di rivalsa. Affidare il ruolo di protagonista al personaggio più simpatico in quanto “idiota”, come viene definito Cricchetto dal vero agente speciale, riesce a scatenare risa facili solo nei più piccoli, quando invece si sarebbe potuto approfondire l’aspetto spionistico del tema dei nuovi carburanti ecologici: la rapida scoperta dell’identità del boss dei sabotatori non lascia spazio a quella che sarebbe potuta essere un’accusa economica e politica ai grandi nomi dell’energia mondiale, donando a Cars 2 un secondo livello di lettura apprezzabile anche dagli spettatori un po’ più cresciuti.
E se l’occhio gradisce particolarmente il realismo grafico dei paesaggi e la fluidità dei fittizi movimenti di macchina da presa, per quanto si possa essere o meno patriottici non si può non notare l’incongruenza del personaggio Francesco Bernulli: un’auto da corsa di Formula 1, palesemente una Ferrari (modenese!), in collegamento video da Roma, che parla napoletano. Perché? Bisogna per forza scadere nel cliché dell’Italiano che non può essere altro che pizza/spaghetti/mandolino?
Cars 2 non si allontana dal destino dei secondi episodi, restando una mera opera di marketing che punta più sulla vendita dei prodotti correlati che non sul contenuto del film. Peccato.