Tatuaggi e tagli non fanno una Bestia
In un millennio dove vampiri ottocenteschi la fanno da padrone grazie ai loro modi d’altri tempi, anche la rivisitazione de La Bella e la Bestia non poteva non adeguarsi ai gusti dei giovani d’oggi.
Così la Bestia è impersonata da Kyle, il bel ragazzo – de gustibus non disputandum – che a scuola fa faville grazie al suo charme, dimostrandosi però presuntuoso ed irrispettoso, e che per punizione viene trasformato in un emo calvo e tatuato dalla dark-strega sua compagna di corso; emarginato anche dal padre (un esageratamente giovane Peter Krauser) in un appartamento-castello in periferia, trova una speranza nella Bella, cameriera figlia di un ladro, la quale sfoga la sua reclusione coatta sui social-network. Aiutato da una domestica che non riesce a ottenere il permesso di soggiorno per i figli e da un insegnante privato cieco, il passare dei mesi è scandito non da una rosa che sfiorisce bensì da un tatuaggio sull’avambraccio che cresce e si compone in un roseto dai fiori diamantini: vistoso sì, ma mica così brutto, e infatti, dopo la risoluzione dell’incantesimo, sul polso di Kyle rimarrà una piccola rosa come monito per il suo comportamento futuro.
Tratto dall’omonimo romanzo best-seller in America, man mano che Beastly prosegue viene naturale immaginarsi una versione americana dei tre sceneggiatori (diegetici) di Boris, alle prese con dialoghi e colpi di scena sbrigativi e superficiali. La stessa interpretazione degli attori rimane appena accennata, dando un senso comico non attinente alle scene: se la Bestia di Disney, goffa e insicura nel porgere regali sontuosi alla sua prigioniera, era credibile ed egregiamente disegnata, qui appare ridicola e oltre le righe per essere un umano, oppure decisamente sottotono per essere una bestia, priva di movenze ed atteggiamenti animaleschi che l’avrebbero meglio caratterizzata. Il solo a distinguersi è Neil Patrick Harrys, il cieco insegnante privato, che sostiene e consiglia Kyle con frasi non scontate e battute divertenti.
Una nota positiva va agli effetti speciali del trucco: le eccessive scene a torso nudo di Alex Pettyfer almeno mostrano gli sforzi di make-up, unico reparto che sembra aver lavorato per offrire qualcosa di rilevante, anche se rimane straniante una Bestia glabra.