FilmForum Udine/Gorizia 5-14 aprile 2011
Sguardi inediti sui film di famiglia
Expanded Archive è un progetto realizzato dall’associazione Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia (Bologna) insieme al laboratorio di produzione audiovisiva ReLabTv dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il progetto parte dall’esigenza di espandere, appunto, l’idea riduttiva di archivio di materiale filmico come mera conservazione e catalogazione, per aggiungervi la possibilità di un effettivo, inedito utilizzo delle immagini in esso contenute. Il materiale utilizzato è tratto da cinquanta fondi, una piccola selezione dei circa mille (per un totale di circa 15000 film di famiglia) raccolti e conservati presso l’archivio bolognese; l’obiettivo è decostruire e analizzare il linguaggio degli home movies, e riproporne una ricostruzione analitica in base a varie categorie linguistiche e strutturali.
L’idea degli elaboratori del progetto è raggiungere l’emancipazione dal ruolo eminentemente umano della scelta e del montaggio delle immagini. Lo scopo è che in futuro i processi di decostruzione dei film in clip, di loro classificazione e ricomposizione siano automaticamente generati da programmi creati ad hoc: una scarnificazione del film di famiglia in sintassi e linguaggio, che conduca ad una “germinazione” di nuovi usi dello stesso. Il punto fondamentale è la pluralità di modalità di visione e di utilizzi che un dispositivo del genere può permettere: dalla consultazione online di un ipotetico catalogo, all’impiego in installazioni e nell’ambito della video arte. Come Paolo Simoni ha sottolineato nel suo intervento all’interno del workshop “The Film Heritage”, Expanded Archive è un work in progress che si auspica infinito; inevitabilmente dunque ogni presentazione del lavoro è solo una tra le tante possibili.
La versione vista al FilmForum, con il suggestivo accompagnamento musicale di Francesco Serra, si presenta come una successione di sei gruppi e vari sottogruppi di immagini, classificati in base ai soggetti dei film, ai movimenti di macchina, al tipo di relazione che si instaura tra chi riprende e chi è ripreso: sullo schermo, ripartito in sei parti, scorrono fotogrammi in tutte le tipologie di formati ridotti (9,5mm, 16mm, 8mm e Super8), categorizzati secondo una suddivisione ispirata a Film Ist. (2000) di Gustav Deutsch: Still Shots, Camera Movements, From Transports, Interactions, Accidental Images, Titles. Un progetto simile ha il merito di scardinare la presunta immobilità che il concetto di archivio porta con sé. E’ necessario, in particolare, analizzare l’home movie come film e come portatore di valore testimoniale e storico: Expanded Archive è uno dei tanti modi per accedere alla complessità del film di famiglia, evidenziando la sua crucialità come documento socioculturale e contemporaneamente il piacere della visione determinato dalla qualità filmica del materiale.