FilmForum Udine/Gorizia 5-14 aprile 2011
Le regole dell’attrazione nel porno amatoriale
Che cosa rende un porno amatoriale più reale della pornografia tout court? Qual è la ricaduta in termini di verità? Cosa ricerca il cultore del genere “Amateur” che non può trovare nel porno classico?
A queste e ad altre questioni ha risposto Kristina Pia Hofer durante il workshop Cartography of Pornography Audiovisuals, attraverso il suo intervento The POV experience of dating your girlfriend.
Se nell’era del VHS il fruitore traeva un’illusione di maggior trasporto e partecipazione tramite il possesso e lo scambio complice del supporto fisico e dei titoli più ricercati,oltre alla possibilità di interagire con l’oggetto e il contenuto (FFW, Rewind, STOP, ecc.) dopo l’avvento del digitale la pornografia si è riversata su una varietà infinita e facilmente reperibile di formati e canali disponibili a un numero potenzialmente illimitato di utenti. In questo passaggio il porno amatoriale ha attivato un richiamo all’analogico creando una mimesi che non è solo estetica ma stabilisce una relazione empatica derivante dalla sensazione di assistere ad uno spettacolo privato ed esclusivo.
Grazie alle nuove tecnologie si è innescato un processo di democratizzazione che ha spinto migliaia di coppie a esibire la propria intimità secondo una prassi della condivisione tipicamente contemporanea (paradossalmente la performance è trasgressiva per la coppia che si filma e “familiare”per coloro che guardano). Il surplus di realtà che i prodotti amatoriali sembrano restituire non è tanto da intendersi in termini di maggiore verità della rappresentazione quanto piuttosto di una realtà immaginaria che presuppone un patto spettatoriale. Nell’immaginario dello spettatore la visione è quindi resa più eccitante perché si sente coinvolto in un rapporto intimo che include codici e giochi privati avvalorati da un’unione sentimentale. Ciò che appare più interessante nell’analisi della Hofer è proprio questa implicazione emozionale, definita “dispositif of affect”, che costituisce la cifra distintiva del porno amatoriale. La ricerca inedita di una componente affettiva, che legittima il sesso come più “reale”, è probabilmente il dato più innovativo, mentre l’estetica tende a mimare le forme e l’imperfezione caratteristiche dell’analogico, mantenendo una prospettiva convenzionale per quanto riguarda la focalizzazione sul corpo femminile, un punto di vista maschile e uno schema eteronormativo.
L’estrema conseguenza del voyeurismo legato alla coppia e alla sua complicità è percepibile soprattutto nei video in cui oltre all’atto sessuale in sé si mostrano intere sequenze di vita quotidiana che permettono allo spettatore, di prendere parte, alla pari di un reality, a un rapporto non esclusivamente fisico.
Eleonora Degrassi, Lisa Cecconi