A.A.A. indagatore dell’incubo cercasi
Dylan Dog si è trasferito a New Orleans (girare a Londra costava troppo), ha come assistente un idiota di nome Marcus (la famiglia Marx non ha acconsentito all’uso dell’immagine di Groucho), ha dipinto di nero il suo Maggiolino (la Disney detiene i diritti di ogni Maggiolino bianco da Herbie in poi) e non si occupa più di mostri ma di corna e frodi fiscali.
Purtroppo per lui, in un mondo abitato da non morti (vampiri, licantropi e zombi) è difficile non scontrarsi con qualche mostro, o con qualche fanatico religioso deciso a purgare la terra da ogni male utilizzando indistruttibili demoni preistorici…
Chiunque cercasse in Dylan Dog – Il film una qualsiasi traccia dell’italico fumetto di Tiziano Sclavi, è meglio che ripieghi subito su Dellamorte Dellamore, film di Soavi tratto dall’omonimo romanzo di Sclavi, fonte prima per la creazione dell’indagatore dell’incubo. Qui, più che il personaggio Dylan Dog in sé, sono le atmosfere grottesche, erotiche, splatter e dissacranti che riprendono con successo quelle del fumetto, a dare un senso al parallelo tra pellicola e carta stampata, in un film non sempre riuscito, ma bizzarramente divertito.
Nel “nuovo” Dylan Dog di Munroe tutto questo scompare in una sceneggiatura patchwork che ruba un po’ dappertutto nella nuova mitologia hollywoodiana delle creature delle tenebre: dai vampiri edonisti che vendono il proprio sangue come droga (da True Blood) ai licantropi cattivi ma non troppo (da Underworld), passando per mostri troppo simili a quelli di Resident Evil (film e videogioco) e terminando con un finale alla Blade. Nel mezzo: attori ridicoli, battute di rara banalità, scene d’azione edulcorate tutt’altro che appassionanti e una microscopica scena di sesso (con vestiti) della durata di dieci secondi. Un’unica idea interessante: gli zombi, descritti come dei fifoni, che si sono adattati controllando la loro fame di carne umana tramite hamburger di vermi e larve, e che combattono la putrefazione comprando in appositi negozi le parti anatomiche ormai inutilizzabili. Troppo poco comunque, per un film che andrebbe vietato ai maggiori di quattordici anni.
Dylan Dog – Il film [Dylan Dog: Dead of Night, USA 2010] REGIA Kevin Munroe.
CAST Brandon Routh, Sam Huntington, Anita Briem, Peter Stormare.
SCENEGGIATURA Thomas Dean Donnelly, Joshua Oppenheimer. FOTOGRAFIA Geoffrey Hall. MUSICHE Klaus Badelt.
Commedia/horror, durata 107 minuti.