Fine della poco canonica serie medical
Dopo una lunga attesa, dopo sporadiche apparizioni in notturna, sembrava che finalmente anche Italia 1 si fosse rassegnata a condividere con i suoi spettatori l’ultima stagione di Nip/Tuck.
Invece le aspettative sono state deluse anche in quest’occasione. Dopo una sola puntata, di venerdì sera, dopo un episodio di Dr. House e ben due di Grey’s Anatomy, la serie è stata eliminata, senza avviso e con grande delusione per gli ammiratori di Nip/Tuck che per tanto avevano atteso. La spiegazione ufficiale imputa agli scarsi ascolti la sparizione della serie, anche se probabilmente all’una di venerdì notte qualsiasi share è già un ottimo risultato. Eppure anche il tanto pubblicizzato Glee ha ottenuto un riscontro di pubblico non lusinghiero e nonostante questo la prima serie è giunta a conclusione in fascia preserale. In realtà agli appassionati di serie tv un po’ bistrattate, che sicuramente non potrebbero mai occupare la prima serata, e che si ostinano all’attesa della tv gratuita anziché cedere al fascino della pay-tv o dello streaming, sembra che ogni tanto i realizzatori dei palinsesti Mediaset non siano molto consapevoli di ciò che decidono di far andare in onda. Così che dopo la prima puntata, presa coscienza di ciò che si è fatto vedere al piccolo popolo della notte, un po’impauriti dalle molteplici associazioni che controllano cosa passa per il mezzo, con la scusa inappellabile dello share, la serie in questione viene eliminata senza pensarci due volte.
Ma se anche la nostra televisione non trasmette la serie dei due medici chirurghi più conosciuti, questa è comunque giunta alla sua fine. Alla centesima puntata (sesta stagione), iniziata e finita con Ryan Murphy ideatore e sceneggiatore, si conclude – dopo mille peripezie, mille cambiamenti e variazioni, dopo la nascita e la morte di molti personaggi – ancora con i dottori McNamara e Troy, che sembrano però prendere due strade diverse, scegliere di seguire le loro caratteristiche personali senza l’influenza dell’altro. L’ultima stagione inizia con un’analisi del passato e del rapporto tra i due protagonisti, dando quasi l’idea che le scelte di Sean fossero state decennalmente condizionate dal carattere forte e deciso di Christian, portando quindi a galla il bisogno di dividere le strade che proseguono parallelamente dal primo incontro, in un proseguire d’indizi che vanno fino alla giustificazione del finale per eccellenza. Sicuramente Nip/Tuck nel corso degli anni non ha mai fatto annoiare gli spettatori, anche se col proseguire delle puntate il bisogno di shoccare, che dall’inizio era stato palesato come elemento essenziale, in alcuni momenti rischia di trasformarsi in assurdo. Certamente molto dipende anche da come lo spettatore si pone: se ha un approccio tendenzialmente realistico, non riesce ad apprezzare le molte scelte di sceneggiatura, sicuramente fantasiosa, che attraversano vari generi, dalla telenovela al gangster con alcune punte di thriller un po’ splatter. Certo che il dolore, sia fisico che psicologico, non ha mai abbandonato i protagonisti di Nip/Tuck, dalle storie finite male alle dipendenze di vario genere.
La conclusione della saga lascia orfani molti spettatori, che si erano avvicinati all’ennesimo telefilm “medicale” un po’ scettici e invece ci si sono appassionati proprio perché Nip/Tuck è fuori dalle righe, abbandona tutta una serie di buoni sentimenti che spesso annoiano, e i personaggi non modificano la loro composizione caratteriale all’insegna del finale happy come spesso l’America ci ha abituati. Christian Troy rappresenta l’emblema della misoginia, e persegue questa finalità caratteriale in ogni puntata anche a rischio di rendersi antipatico allo spettatore. Sean continua a rappresentare la coscienza della coppia, anche se spesso cede al fascino del male. La scissione dell’unione decennale segna la fine della serie, ma fa si che i due personaggi non tradiscano se stessi e possano finalmente possano proseguire nella palesazione delle loro funzioni caratteriali. Anche se questo nobile gesto da parte di produttori e sceneggiatori rattrista molti appassionati che spesso hanno dovuto compiere peripezie non indifferenti per seguire le storie della coppia McNamara/Troy.
Nip/Tuck [id., USA 2003-2010] IDEATORE Ryan Murphy.
CAST Dylan Walsh, Julian McMahon, Joely Richardson, John Hensley.
Medical Drama, durata 45 – 50 minuti (episodio), stagione 6.