L’uomo, la bestia, la virtù
Micky Ward e Dicky Eklund, chi erano costoro? Fratelli, prima di tutto; combattenti, più di ogni altra cosa. Non fosse una storia vera, guarderemmo a The Fighter come ad una soggetto di finzione costruito ad hoc per il mainstream hollywoodiano, esemplare parabola ascendente del Sogno Americano.
Ammorbati da una famiglia di stampo matriarcale grettamente inquietante (vengono in mente le minacciose figure femminili di Un gelido inverno e Animal Kingdom), inabissati nel sottoproletariato della cittadina di Lowell e aggrappati disperatamente al pugilato quale unica possibile rivincita sociale e umana, Micky (che sogna il titolo mondiale dei pesi welter) e Dicky (che ebbe il suo momento di gloria battendo Sugar Ray Leonard) raschieranno ognuno il proprio fondo del barile prima della resurrezione. Alla tripartizione fallimento/rinascita/gloria propria dell’evoluzione psicofisica dei personaggi, fa da contraltare quella dello sviluppo narrativo, coi suoi tre passaggi obbligati: conoscenza dei due protagonisti, agevolata dal mix fra taglio documentarista e romanzo; battaglia con i loro demoni, dal doloroso affrancamento dalla sfera degli affetti alla dipendenza dal crack; ripresa fiera e orgogliosa di un posto nel mondo. La regia di David O. Russell punta dritto alla solidità e alla “fisicità” della pellicola, rendendo tuttavia piuttosto prevedibili i turning points disseminati lungo il racconto. The Fighter è un’opera inesorabilmente bloccata al modello standard della boxe-metafora-della-vita, spogliata da qualunque possibile sottotesto ed eccessivamente basilare, se confrontata coi campioni del genere: il crepuscolarismo della Città amara hustoniana, il lirismo di Toro scatenato, lo stoicismo dolente di Million Dollar Baby e The Wrestler. Ciò che resta impresso al termine dei titoli di coda sono da un lato la colonna sonora – che annovera Led Zeppelin, Ben Harper, Rolling Stones, Red Hot Chili Peppers – e dall’altro le interpretazioni attoriali: Christian Bale (overacting da Metodo Stanislavskij e corpo a fisarmonica), Melissa Leo e Mark Wahlberg, che recita di sottrazione asciugando ogni eccesso. E questo dovrebbe tutto sommato farci riflettere sulle potenzialità inespresse di un dramma biografico-sportivo che decide di volare basso, troppo basso.
The Fighter [Id., USA 2010] REGIA David O. Russell.
CAST Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Jack McGee.
SCENEGGIATURA Scott Silver, Paul Tamasy, Eric Johnson. FOTOGRAFIA Hoyte Van Hoytema. MUSICHE Michael Brook.
Sportivo/Biografico/Drammatico, durata 115 minuti.