Il 2011 del cinema si presenta pieno di incognite, anche se assai meno cupe degli anni precedenti. Un po’ di respiro viene dal successo del 3D: ma quanto durerà? Per stare sicuri, gli esercenti hanno intanto digitalizzato le sale, il che significa che perderemo gli adorati graffi della pellicola ma almeno continueremo ad andare in poltrona.
Un altro dato confortante viene dal cinema italiano: Zalone ha fatto il record di tutti i tempi, prima c’erano stati Bisio e Aldo/Giovanni/Giacomo, e poi toccherà ad altri, tra cui hanno già confermato il trend almeno Albanese e Immaturi. Il prodotto nazionale tiene: ma dove si trova la qualità? Infine, mettiamoci subito il cuore in pace. Il 2010 sarà probabilmente irripetibile in tutta Italia. Avatar ha guadagnato l’anno scorso 60 milioni di euro, poi Alice in Wonderland ne ha portati a casa altri 30, poi c’è stato il fenomeno Benvenuti al sud, più i vari maghetti e vampirelli. Insomma, se anche Zalone porterà a casa 45 milioni, il resto della stagione difficilmente arriverà ai 120 milioni di biglietti staccati di quest’anno.
C’è il problema del cinema d’essai. Il rischio è affidarsi esclusivamente al pubblico degli anziani, che sorreggono gli spettacoli pomeridiani con una cinefilia senza pari al mondo. Ma che fine hanno fatti gli spettatori tra i 20 e i 25 anni? Insomma, dove sono gli studenti? Non mancano incentivi, come i ticket a 3 euro e altro ancora. Ma il mondo degli audiovisivi sta cambiando molto in fretta…