4° WTFF – Working Title Film Festival, 1-5 ottobre 2019, Vicenza
L’equilibrio della natura
Il Working Title Film Festival è un festival giovane giunto alla quarta edizione che vuole guardare al futuro e alla produzione audiovisiva indipendente che abbia qualcosa da raccontare sul mondo del lavoro, sempre al centro dell’attenzione tra crisi e altri scenari. Scenari che possono cambiare da paese a paese, di situazione in situazione, e che attraverso una programmazione mirata possono far conoscere e scoprire realtà diversissime tra loro.
Realtà come quelle del sessantenne Nils, fuggito dalla società per rifugiarsi in una piccola baita di legno circondato dalle montagne norvegesi. Joost van der Wiel ne documenta lo storia in Drømmeland, concentrandosi su un paradosso: Nils infatti non ha resistito a portare con sé il suo smartphone per mettersi ugualmente in contatto con i suoi cari e, di rimando, con la società da cui fuggiva.
Natura, paesaggi mozzafiato, silenzio, pace interiore: solo chi è stato in Norvegia può capire appieno il significato di queste parole, e questo documentario non fa che confermarlo attraverso la “nuova” quotidianità di Nils. Stufo della città, del governo, delle banche e della società, decide di ricominciare con le cose essenziali della vita: dormire e mangiare. Qui, però, isolato dal mondo, dal rumore e in sintonia con gli animali, non riesce a lasciare totalmente dietro di sé la civiltà, ma anzi, vuole far sapere di essere “solo”, diventando ben presto lui stesso un messaggio che freme di essere comunicato, anche a discapito del suo intento, visto che è partito senza passaporto e identità ufficiale, proprio per disintossicarsi totalmente dalla città e soprattutto dalla società contemporanea.
Drømmeland, quindi, vuol far riflettere su quanto effettivamente sia possibile “scollegarsi” al mondo d’oggi, perché risultare irraggiungibili in un contesto in cui la rete e i social network dominano non è così banale come si vuol far credere. Soprattutto perché, in fondo, nessuno lo vuole. Così anche Nils è costretto a vedere in faccia la realtà, ovvero che staccarsi completamente dalla società, o non avere una storia da raccontare a qualcuno, può essere ugualmente frustrante. La soluzione, quindi, è trovare il giusto equilibrio interiore, senza dipendere dagli altri e da quello che si aspettano, ma solo con quello che effettivamente vogliamo, che sia vivere in una metropoli o circondati dai fiordi norvegesi.
Drømmeland [id., Paesi Bassi 2019] REGIA Joost van der Wiel.
SCENEGGIATURA Joost van der Wiel.
FOTOGRAFIA Rogier Timmermans, Joost van der Wiel. MUSICHE Tobias Borkert.
Documentario, durata 73 minuti.