L’importanza di una “buona” dentatura
Se, sfogliando un fumetto o una graphic novel, si riesce ad apprezzare la sua storia anche senza leggere le didascalie e le parole dei personaggi, si può dire che il lavoro sia stato condotto egregiamente. Watersnakes di Tony Sandoval appartiene a questa schiera di opere che si contraddistinguono per la semplicità della vicenda, a supporto invece di una più marcata efficacia dei disegni.
Non si vuole denigrare il lavoro dell’artista, anzi si sottolinea l’abilità di coinvolgere il lettore senza dover per forza utilizzare l’uso della parola: il mondo disegnato grottesco, magico e anche macabro basta per rendere unico Watersnakes. Agnès e Mila, due ragazze diverse ma allo stesso tempo simili, si incontrano quasi per caso e fanno subito amicizia. Il loro rapporto le porterà a scoprire nuovi mondi e nuove prospettive di vita dettate, forse, dai loro sogni e dalle loro represse fantasie. È meglio non spoilerare la storia che l’autore ci racconta, anche perché, come detto, non è il fulcro centrale del suo lavoro, basti sapere che mixa molti temi tra cui la negligenza degli adulti nei confronti dei giovani, l’identità sessuale, l’amicizia e il subconscio. Attraverso immagini che sembrano veri e propri quadri, come la magnifica morte dell’Estate, Watersnakes riesce a condurci in un’atmosfera che in alcuni momenti mette i brividi, per poi farci sorridere accostandosi ai tratti delicati alla Miyazaki. Ma non c’è un omaggio a qualcosa in particolare da parte di Sandoval, il quasi nonsense della trama permette al lettore di focalizzarsi sulle tavole, rintracciando echi di altri autori, diversi a seconda del proprio bagaglio culturale. C’è il fantastico di molta letteratura, il “nero” dei primi film di Burton, l’horror di matrice orientale, un viaggio chimerico attraverso il plagio dei nostri ricordi. Watersnakes non lascia tregua, anche se diviso in capitoli, spesso il momento poetico è bruscamente interrotto dalla comparsa di un elemento perturbante o dalla scoperta di un mistero o da una battaglia sanguinolenta. Sandoval si serve di molto simbolismo per “razionalizzare” il tutto: l’acqua come elemento salvifico, il dialogo con l’aldilà e la consapevolezza che il mondo reale si può “tollerare” solo conoscendo il proprio mondo interiore. Un’attenta analisi riporta tutta l’opera a un’unica tematica, purtroppo ancora attuale perché non pienamente superata: l’emarginazione e la denigrazione del diverso, affrontata da Sandoval sottolineando invece la sua importanza perché “essere diversi rende unici”. Siamo scaraventati in un’eterna battaglia tra bene e male, una battaglia vecchia come il mondo ma che arrecherà ancora molti lutti: il nostro corpo saprà “difenderci”!
Watersnakes [Le serpent d’eau, Messico 2014] TESTI E DISEGNI Tony Sandoval.
PUBBLICATO DA Tunué Ed. 2014.
Graphic novel, colore, 138 pagine.