XX FilmForum Festival, International Film Studies Conference, 12-21 marzo 2013, Udine/Gorizia
Persi, definitivamente persi
Entrare in una città, senza conoscerla, senza avere punti di riferimento, senza una storia, solamente per scoprirla dall’interno, la sua costruzione, i suoi luoghi e il significato che questi portano con sé: interrogare ambienti urbani attraverso l’esperienza umana, focalizzandosi sul reale, sconfinando nell’immaginario.
Questa è la missione principale del collettivo artistico ZimmerFrei, ospite nella giornata di chiusura della XX edizione del FilmForum organizzato dall’Università di Udine. Un intero pomeriggio passato in compagnia di Massimo Carozzi e Anna de Manincor, autori insieme a Anna Rispoli di visioni singolari, immaginifiche, transitorie. L’atmosfera è raccolta, le luci si abbassano e frammenti di opere si proiettano sotto i nostri occhi, seguiti dalla spiegazione dei loro creatori, in realtà un racconto in prima persona, un momento per ricordare delle esperienze fatte, condividendole. Quale modo migliore per venire a conoscenza di una poetica fino ad innamorarsene? Piluccare in un decennio di produzione, parlando di un’Europa continuamente strisciata: Memoria Esterna racconta i luoghi di Milano, The Guardians ritrae Bruxelles, The Hill Copenhagen, Panorama_Roma gioca in casa. Solo una piccola parte di opere, scelta ad hoc per sottolineare concetti reiterati, soprattutto la fondamentale, costante ricerca di un momento che propizi il racconto, il cinema originario che documenta il territorio, un linguaggio che ci parla costruendo di volta in volta un oggetto singolare da attraversare, farcito di imprevisti e di temporaneità. Arrivare ad un’altra esperienza con negli occhi ancora la precedente, essere capaci di insistere sulle questioni sospese per continuare un progetto che si arricchisce di anno in anno fino ad arrivare al 2012, a Temporary 8th. Ospiti dell’Ottavo distretto di una Budapest popolare, teatro di una grossa ristrutturazione urbanistica bloccata nel 2008 a causa della crisi economica globale, siamo testimoni della storia di una generazione incerta, povera, discriminata, che avverte una sempre maggiore mancanza di qualità nella vita di tutti i giorni. Si parte da una città e in essa si scopre l’Europa, il Mondo, il Dovunque, una sposa che corre tra le rovine della guerra nella finzione di un set cinematografico, orti comuni che tengono occupati intellettuali borghesi, un mercato che vive come fosse un universo autonomo. In tutto questo lo spettatore finisce irrimediabilmente per perdersi. Così nasce questo documentario alla ricerca dello scheletro di una società; finisce per trovare fantasmi, intestardendosi nel filmarli. Non si tratta di vedere ciò che la voce narra: nella relazione occhio-orecchio non percepiamo realtà, troviamo sogni.
Temporary 8th [Id., Ungheria 2012] REGIA Anna de Manincor.
SOGGETTO ZimmerFrei. FOTOGRAFIA Roberto Beani. MUSICHE Massimo Carozzi.
Documentario, durata 53 minuti.